La Fifa studia nuove regole per l’attività di procuratore sportivo. Gli Intermediari ritornano agenti?
Il 26.09.2018 la FIFA ha reso nota la decisione del FIFA Football Stajkeholders Committee, riunita a Londra, di procedere ad una riforma, conseguenza di una serie di incontri tra la FIFA Football Stakeholders Committee con l’ECA, le Leghe (in particolare World Leagues Forum), I calciatori (FIFpro), numerose Federazioni e Confederazioni, del sistema dei trasferimenti del calcio.
Tale riforma si pone come obiettivo la trasparenza del sistema dei trasferimenti dei calciatori e, a tal fine, ha individuato i procuratori come il perno di tale sistema.(https://www.fifa.com/governance/news/y=2018/m=9/news=football-stakeholders-endorse-landmark-reforms-of-the-transfer-system.html).
In data 26.10.2018 il Consiglio Esecutivo della FIFA ha ratificato la decisione della FIFA Football Stakeholders Committee e toccherà al Task Force Transfer System dovrà redigere le norme utili a riformare il sistema dei trasferimenti. I lavori vedranno un ulteriore tappa di avvicinamento all’approvazione nel Febbraio 2019, quando ci sarà la prossima riunione del Football Stakeholders Committee (https://www.fifa.com/about-fifa/who-we-are/news/fifa-council-makes-key-decisions-for-the-future-of-football-development).
Una delle parti più interessanti della riforma del sistema dei trasferimenti riguarda gli intermediari, che vedrà una nuova modifica dopo quelle del 2010 e del 2015.
La FIFA dal 2015 ha attuato una deregulation, che ha liberalizzato il sistema, abolendo le licenze e la possibilità per gli intermediari di rappresentare più parti (https://resources.fifa.com/mm/document/affederation/footballgovernance/02/58/08/50/backgroundpaper-workingwithintermediaries-reformoffifasplayersa…_neutral.pdf ). Inoltre, ha escluso la competenza dell’ordinamento sportivo internazionale (Player Status Committee) e dell’ordinamento statale (Tribunale Nazionale Arbitrale per lo Sport del CONI) in tema di controversie riguardanti gli intermediari.
L’attuazione di questo schema ideato dalla FIFA è stato delegato alle Federazioni Nazionali che lo hanno realizzato in maniera differente; ad esempio l’Italia ha dapprima accolto la deregulation (https://www.figc.it/media/55286/regolamento_per_i_servizi_di_procuratore_sportivo_estratto_da_pdf_modificato_il_07-08-2017.pdf ) per poi provvedere, con una legge dello Stato, alla creazione della figura dell’agente sportivo (in particolare art. 1 comma 373 della legge 27 dicembre 2017 n. 205 e del d.c.p.m. del 23 marzo 2018 – https://www.sportgoverno.it/media/105870/registro_nazionale_agenti_sportivi.pdf), anche la Francia ha regolato l’attività di agente dei calciatori con una legge dello Stato.
Il sistema del 2015 è apparso lacunoso ed ha portato la FIFA ha creare un nuovo Regolamento degli agenti che reintrodurrà il sistema delle licenze, amministrato centralmente con un esame. Probabilmente, chi ha sostenuto l’esame per agente FIFA dal 2008 al 2015 sarà esentato dal sostenere nuovamente l’esame. Inoltre, Verrà reintrodotta l’assicurazione di responsabilità professionale e sarà necessario aggiornarsi attraverso corsi professionali su base annuale per poter mantenere la licenza, che potrà essere concessa solamente a persone fisiche e non a persone giuridiche.
Altra novità importante è l’inserimento degli agenti all’interno del TMS FIFA (https://www.fifatms.com/about-us/), il sistema di gestione dei trasferimenti internazionali, in cui l’agente dovrà inserire ogni transazione e dovrà comunicare le informazioni riguardanti le singole operazioni. La FIFA porrà particolare attenzione alle ipotesi di conflitto d’interessi; in particolare, il procuratore potrà essere coinvolto nella stessa transazione solo in rappresentanza del giocatore e del club cessionario o cedente ma non di tutti e tre.
Inoltre, per ciò che riguarda il sistema di risoluzione delle controversie, l’agente potrà utilizzare due sistemi: la risoluzione attraverso il sistema della FIFA e CAS e l’istituzione della c.d. Clearing House (https://argomenti.ilsole24ore.com/parolechiave/clearing-house.html) ovvero un sistema di liquidazione delle transazioni gestita dalla FIFA, che faciliterà la il pagamento delle commissioni. Inoltre verrà reinserito il sistema di sanzioni, già presente nel precedente sistema sportivo.
Ultima riforma che si vuole attuare è l’inserimento di un tetto salariale ai compensi pagati ai procuratori, ma tale novità dovrà superare il vaglio della regolamentazione europea.
Una problematica, non di poco conto, che, nonostante la riforma, resta da risolvere riguarda il tesseramento dell’agente dei calciatori. Allo stato attuale, l’intermediario, pur non essendo tesserato, deve sottostare ad una serie di doveri posti dall’ordinamento sportivo senza però poter giovare dei diritti, come ad esempio una più rapida soluzione delle controversie derivanti dal mancato pagamento delle commissioni.